Paola Gibbin mostra alcuni libretti d’opera, tra i più significativi della collezione presente nella Biblioteca nazionale centrale di Firenze, a cominciare dal libretto della "Traviata" di Giuseppe Verdi scritto da Francesco Maria Piave. È un esemplare molto pregiato con la legatura in seta destinato a uno spettatore di rango: il conte Correr, Podestà di Venezia, in occasione della prima che ebbe luogo al Teatro “La Fenice” di Venezia il 6 marzo 1853. A seguire viene mostrato il libretto della "Tosca" di Sardou, Illica e Giacosa, pubblicato da Ricordi con grande attenzione all’impaginazione grafica. La Biblioteca possiede una ricca collezione di libretti di rappresentazioni a partire dal 1759. Ma la differenza più importante con la prassi musicale ottocentesca è che nel Settecento un libretto scritto da un letterato eminente poteva essere musicato da musicisti diversi. Qui viene presentato, ad esempio, "Sismano nel Mogol" di Giovanni De Gamerra, musicato da Giovanni Paisiello, ma riproposto in una esecuzione del 1776 al Teatro della Pergola con la musica di Francesco Zannetti. È interessante anche notare che a quel tempo il libretto conteneva anche quello che noi chiamiamo “programma di sala”, con la menzione del cast e delle maestranze che hanno contribuito allo spettacolo.