Antonio Magliabechi, nato a Firenze nel 1633, erudito e bibliotecario dei Granduchi di Toscana, fu al centro di una fitta rete di rapporti con studiosi e librai di tutta Europa che gli permise di raccogliere nella sua biblioteca gran parte della produzione libraria europea tra XVII e XVIII secolo. Di carattere scontroso, trasandato nel vestire, disordinato ma dotato di una eccezionale memoria intrattenne con i dotti di tutta Europa un carteggio di grande importanza. Alla sua morte, avvenuta nel 1714, lasciò i suoi trentamila volumi e i tutti i suoi averi alla città di Firenze per costituire una biblioteca “ad uso dei poveri”. La Biblioteca Magliabechiana fu aperta al pubblico nel 1747 e dal 1861 costituisce il nucleo originario della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
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