Ottavo appuntamento con i tesori della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il filosofo Remo Bodei presenta il breve testo di Galileo "Le meccaniche", scritto negli anni padovani del suo insegnamento, che tratta in maniera scientifica i problemi tradizionali della leva e di altre macchine semplici. Gli antichi greci vedevano nell’uso delle macchine un’astuzia “contro natura” (in greco mechané vale “astuzia”) e più che sfruttarne l’utilità pratica, le vedevano come cose mirabili (thaumasia). Con Galilei la meccanica inizia una nuova vita per mettere capo a quella che nelle facoltà d’ingegneria si chiama oggi meccanica razionale. L’astuzia, nella concezione moderna, non consiste più nell’andare contro le leggi naturali, ma nel fare economia del tempo e delle forze. A Galileo va ascritto il merito di aver posto le basi della nostra “civiltà delle macchine”.