Della Divina Commedia la Biblioteca Angelica conserva le prime edizioni quattrocentesche, tra cui si trovano anche le prime illustrate. La più importante è quella stampata a Foligno da Johann Numeister nel 1472. E’ la editio princeps, cioè la prima edizione a stampa. La tradizione dei commenti inizia con le chiose dei figli di Dante, Piero e Jacopo, ma della massima importanza per la sua ricezione nella cultura fiorentina del Quattro e Cinquecento è il Commento di Cristoforo Landino del 1481 con il testo a fronte. Le prime edizioni interamente illustrate con xilografie saranno pubblicate a Venezia nel 1491. Ma l’immaginazione degli illustratori ha i suoi limiti e a volte rimpaginano figure già usate, come nel caso del Canto XXXIII del Paradiso, in cui, per mostrare la visione che Dante ha di Dio, ripropongono il Saturno usato nel XXI. Dove non può arrivare la fantasia giunge l’arte dei tipografi e degli illustratori dell’epoca.