Vulcano Ortenzi, a partire dall'incunabolo del 1482 di Leonardo Bruni, conservato alla Biblioteca Angelica, racconta l'influenza e il fascino esercitati da Petrarca sulla vita culturale e sulla letteratura fino ai nostri giorni. La fama della sua sapienza lo portò a ricoprire ruoli di ambasciatore in Italia e in Europa. Seppe però contrapporre alle lusinghe del potere e della mondanità, fatta eccezione la giovinezza trascorsa a Avignone, una vita dedita agli studi letterari, alla ricerca e alla lettura dei testi antichi. Petrarca diede vita all’umanesimo e alla sua morte la sua mirabile biblioteca fu dispersa in varie sezioni. I nuclei principali sono conservati presso la Biblioteca apostolica Vaticana, la Bibliothèque nationale di Parigi che conserva la parte rimasta ai Visconti dopo la conquista francese del ducato di Milano e la British Library di Londra che nel Settecento acquistò dal conte di Harley un piccolo gruppo di codici petrarcheschi. Altri manoscritti si trovano a Firenze, Padova, Troyes, New York e Berlino.