Questo manoscritto contiene l’Itinerarium autografo di Marin Sanudo, nobile veneziano, resoconto di un viaggio compiuto al seguito del cugino Marco, uno dei tre Sindici di Terraferma, per controllare l’amministrazione della giustizia nei territori della Serenissima. Il resoconto è corredato da alcuni schizzi di città e castelli. L’intitolazione è in latino, ma il testo è in volgare, più consono, secondo il suo autore, ad esporre la verità, ma non accetto al Senato veneto, che per i documenti della storiografia ufficiale preferì il latino di Marcantonio Sabellico e del Bembo. Amico di Aldo, il Sanudo, pur godendo di grande reputazione nella società letteraria del suo tempo, morì nel 1536 senza aver trovato un editore per le sue opere in volgare. Il manoscritto, dopo varie peripezie, è stato acquisito intorno al 1840 dalla Biblioteca Universitaria di Padova e successivamente pubblicato da uno studioso inglese.