La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, grazie a una mirata politica d'incremento dei suoi fondi, è andata sempre più connotandosi per il patrimonio di raccolte librarie e archivistiche di autori contemporanei, tanto da costituire oggi uno dei poli più significativi e riconosciuti per gli studi sulla letteratura italiana del Novecento. La ricchezza e rarità documentaria è rappresentata da una parte dalle biblioteche d'autore di Enrico Falqui e di Giovanni Macchia, dall'altra dagli archivi e dalle carte autografe degli scrittori. Tra questi si incontrano nomi di primo piano quali Gabriele d'Annunzio, Luigi Pirandello, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Sandro Penna, Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini, ma anche tante altre figure che sono parte attiva della letteratura novecentesca.