Cinquant'anni fa usciva "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante, in una data fatidica, il 1968, che ha accompagnato una stagione della società italiana segnata dalla volontà di profondo rinnovamento politico e morale. Un libro di grandi slanci, anche formali. Non c'è nulla nella tradizione letteraria italiana che gli assomigli anche lontanamente. Il poemetto, il teatro, la poesia visiva, il libello sono mescolati con un'alchimia che sembra far esplodere l'oggetto libro, proiettare il testo fuori dalle pagine, anche graficamente: come un appello che esca da una gabbia e vada alla ricerca dei «ragazzini» di tutto il mondo. Un inno all'adolescenza, alla sua energia e alla sua bellezza come visione politica per cambiare il mondo. Per questo è il libro che concentra e riassume tutti gli altri libri di Elsa Morante. (tratto dal sito: Einaudi.it) «Un manifesto politico scritto con la grazia della favola, con umorismo, con gioia». Pier Paolo Pasolini