Il documentario dedicato alla Biblioteca “Luigi Chiarini” andrà in onda domenica 29 gennaio 2017 alle 13,45 su TV2000. La Biblioteca raccoglie la maggiore collezione di argomento cinematografico esistente in Italia. Nata nel 1935 quale ausilio interno alla formazione degli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, nel corso degli anni si è progressivamente affermata come luogo di custodia della cultura cinematografica e, grazie all’offerta di nuovi servizi quali la Biblioteca digitale, il Catalogo e il Bookshop on-line e l’App BiblioChiarini, se ne è fatta sempre più promotrice.
La Biblioteca nasce nel 1935 per volere di Luigi Chiarini, allora a capo del Centro Sperimentale di Cinematografia, che ne assunse il ruolo di direttore. Già nel 1942 la Biblioteca, allora dotata di circa 1.000 opere di argomento cinematografico, viene definita “la più completa del genere”; ma è solo alla fine degli anni ’50 che assume anche la nuova funzione di servizio rivolto all’utenza esterna. Nel corso degli anni la politica delle acquisizioni ha mantenuto la vocazione specialistica per le materie dello spettacolo e della comunicazione audiovisiva dando ampio spazio a discipline correlate quali la narrativa, la moda e il costume, la fotografia, l’arte e l’architettura. Di recente, oltre all’incremento delle collezioni, sono diventati principali obiettivi della Biblioteca l’adeguamento alle moderne esigenze tecnologiche e il puntuale lavoro di catalogazione e soggettazione dei materiali bibliografici. Il patrimonio complessivo conta attualmente di oltre 138.000 unità bibliografiche catalogate tra libri, riviste, materiale documentario e manoscritto, tesi di laurea, partiture musicali, sceneggiature originali, rassegna stampa, materiale grafico, brochure, bozzetti e altri materiali d’archivio. I soggetti, le sceneggiature e i trattamenti consegnati dalla Direzione Cinema del MiBACT alla “Chiarini” per deposito legale sono dal 2013 trasmessi in formato digitale. Numerosi sono i fondi librari e documentari, costituiti dagli archivi privati di registi, sceneggiatori, produttori, professionisti e studiosi illustri del cinema italiano: Alfredo Bini, Valentino Brosio, Fabio Carpi, Andrea Crisanti, Fabio De Agostini, Ennio De Concini, Massimo Franciosa, Mario Garbuglia, Gherardo Gherardi, Angelo Francesco Lavagnino, Marco Leto, Luciano Michetti Ricci, Massimo Mida Puccini, Fausto Montesanti, Ernesto Pacelli, Lorenzo Quaglietti, Folco Quilici, Gian Luigi Rondi, Piero Tosi, Vides cinematografica di Franco Cristaldi e molti altri ancora. Un grande riconoscimento al ruolo istituzionale della “Chiarini” come luogo deputato alla salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico della cultura cinematografica è pervenuto con la prestigiosa attribuzione, da parte della Soprintendenza Archivistica per il Lazio, della Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante per i Fondi Giuseppe De Santis, Carlo Savina, Roberto Rossellini, Adriana Berselli e Guido Aristarco. Ogni anno il patrimonio librario viene incrementato di circa 3.000 documenti, due terzi in lingua italiana e un terzo in altre lingue. Anche se prevalgono le pubblicazioni di argomento cinematografico e televisivo, è possibile trovare diversi documenti attinenti ad altri ambiti disciplinari, quali la fotografia, la critica letteraria e teatrale, la narrativa, l’arte, la musica e la sociologia. Arricchiscono il patrimonio della Biblioteca le pubblicazioni provenienti da importanti istituzioni e associazioni di settore, come il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Fondazione Alasca di Bergamo, la Cineteca di Bologna, l’AIC (Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica), la Cineteca del Friuli, il Centro Cinema Città di Cesena, il Centro Cultuale San Fedele di Milano, e le pubblicazioni edite dagli enti locali e i cataloghi pubblicati in occasione di rassegne e festival cinematografici. Negli ultimi anni, inoltre, è aumentato l’acquisto di importanti edizioni in lingua francese e inglese, con particolare attenzione alle pubblicazioni di prestigiose università straniere o di autorevoli istituzioni come l’American Film Institute, il British Film Institute, la Cinémathèque Française, il Korean Film Archiv, lo Swiss Film Center. L’emeroteca offre una cospicua raccolta di ritagli stampa di argomento cinematografico, tratti da periodici e quotidiani di rilevanza nazionale. Il materiale è ordinato per personaggi, per titoli di film, per nomi di festival e rassegne e per argomenti vari. Le principali testate cinematografiche italiane sono state oggetto di un progetto di spoglio e indicizzazione, svolto per la schedatura in lingua inglese in collaborazione con la FIAF, il cui catalogo è consultabile tramite web da tutte le postazioni della Fondazione. Sul piano della conservazione e della più ampia accessibilità è da tempo operativo il progetto Biblioteca digitale ovvero la digitalizzazione delle riviste rare e dei materiali di pregio maggiormente soggetti a deterioramento.
Tiziana Provvidera