La sala Falqui, denominata anche Sala G, è stata realizzata con la biblioteca personale di Enrico Falqui, giornalista, critico letterario e bibliofilo, che nel corso della sua vita ha raccolto una biblioteca di trentamila volumi, nata tanto dal suo lavoro di critico militante, quanto dalla sua passione per i libri. Queste componenti sono rappresentate entrambe nella biblioteca, dove da un lato si trova un importante nucleo di libri futuristi, acquistati da lui in antiquariato, dall’altro un numero considerevole di opere inviate con preghiera di recensione e autografate dagli autori. Dal punto di vista della bibliofilia va ricordato il suo sodalizio con Vanni Scheiwiller, da cui sono nate collane prestigiose nel campo del piccolo formato e delle edizioni ad personam. Particolare importanza riveste il dattiloscritto di Eugenio Montale intitolato Quarantasette poesie 1940-1950, cellula generativa della raccolta La bufera e altro. Come risulta da numerose dediche, è confluita nella Sala Falqui anche la biblioteca personale di Gianna Manzini, sua moglie.